I parametri nazionale per la realizzazione dei progetti

Nel 2017 sono state approvate le nuove linee guida per l’approvazione dei progetti di Vita Indipendente. Sono criteri generali ai quali ogni regione si deve conformare per l’approvazione dei progetti, e si sviluppa in 55 punti, suddivisi in … paragrafi:

  1. Il contesto: il cambio di paradigma della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità (1 – 5)
  2. Vita indipendente e inclusione nella società delle persone con disabilità (6 – 14)
  3. Il secondo programma di azione (15 – 18)
  4. Caratteristiche dei progetti (19 – 30)
  5. Durata degli interventi e cronogramma indicativo (31 – 33)
  6. Requisiti di ammissibilità (34)
  7. Requisiti di idoneità (35 – 36)
  8. Finanziamento (37 – 42)
  9. Criteri di valutazione (43 – 49)
  10. Aspetti finanziari (50 – 51)
  11. Modalità di presentazione della proposta (52)
  12. Contatti (53)
  13. Responsabilità del procedimento (54)
  14. Pubblicità (55).

In allegato vi sono i modelli per aderire al progetto.

Questo non è il luogo per parlare della prima parte. Più utile parlare della parte “operativa”, quella che va del paragrafo 5 al paragrafo 12, ricordando che il progetto è finanziato dal Fondo per l’80%, mentre il restante 20% è demandato alla regione.

Iniziamo dalle caratteristiche dei progetti.

  • Valutazione multidimensionale (19) da parte di un’equipe multi disciplinare (punto 20);
  • Previsione di un budget integrato di progetto (punto 21);
  • Coinvolgimento della persona disabile, o, eventualmente, dei suoi famigliari, all’elaborazione del proprio progetto (punto 22). Interessante a questo proposito notare che, sempre al punto 22, si asserisce che “il sostegno alla vita indipendente… può essere promosso anche nei casi nei quali il beneficiario sia destinatario di tutele giuridiche che includano del tutore, dell’amministratore di sostegno o di altre figure previste dalla normativa vigente).

Anche il paramento dell’età, secondo il quale i progetti di Vita Indipendente non sono fruibili nei casi che la patologia derivi dal naturale processo di invecchiamento, non viene inteso rigidamente: in caso il progetto sia precedente alla sopravvenuta patologia, esso viene concesso ugualmente (punto 23). Nei punti successivi si parla di assistenza: dalla figura dell’assistente personale e la questione della sua retribuzione, ad altre forme di de istituzionalizzazione quali l’housing sociale (che tuttavia non escludono la figura dell’assistente personale, e che comunque devono essere parte del progetto personale). Il progetto dura 12 mesi e un’eventuale proroga dev’essere motivata e approvata dell’unità di valutazione.

Sui fondi, c’è da dire che la dotazione prevista a livello nazionale (15 milioni per il 2018) viene distribuita su tutto il territorio nazionale, in relazione al numero di ambiti territoriali finanziabili previsti per ogni regione (nel caso dell’Abruzzo gli ambiti territoriali sono cinque). Comunque “ogni proposta progettuale riferita ad un ambito può beneficiare di un massimo di euro 80.000 da parte del Ministero”. La Regione cofinanzia il progetto per una quota non inferiore al 20%. Per le azioni di sistema (ovvero di supporto alla Vita Indipendente) l’eventuale finanziamento non può superare il 15%.

I progetti, definiti insieme all’UVM, vengono valutati da un’apposita Commissione: si valuta prima l’ammissibilità delle proposte, e successivamente vengono valutate le sole ammissibili. Successivamente si procederà alla stesura dell’elenco degli ambiti territoriali ammessi al cofinanziamento. 

Nei 60 giorni alla stipula del protocollo d’intesa, il Ministero può chiedere modificazioni della proposta progettuale (che, però, devono essere adottate d’intesa con la Regione). Tuttavia l’inizio delle attività può anche essere precedente alla chiusura della fase di interlocuzione.

Per il 2018 la scansione temporale è stata la seguente:

  • 05 febbraio: termine d’invio delle proposte di adesione;
  • 19 febbraio: valutazione delle proposte;
  • 26 febbraio: pubblicazione degli ambiti territoriali ammessi al finanziamento;
  • 12 marzo: termine ultimo per la firma del protocollo d’intesa;
  • Aprile: inizio delle attività.
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