Il progetto RADAR

R.A.D.A.R., che nel nostro caso è l’acronimo di “Rete Abruzzese per il Dopo-di-noi e l’Autonomia Residenziale”, è  un progetto di housing sociale della durata di 18 mesi (a partire dall’anno 2017), e gli utenti di riferimento sono quelli individuati dalla legge 112/2017 (quindi non specificatamente rivolti alla Vita Indipendente).

Certamente, da anni in Abruzzo ci sono consolidate esperienze di residenzialità sociale, prima con le strutture di ricovero, poi con le case famiglia. D’altra parte i progetti R.A.D.A.R. sono stati approvati per la prima volta con Delibera Regionale 934 del 29 novembre 2010, e l’attuale progetto è successivo allo sblocco dei fondi previsti della LR 63 del 15 dicembre 2017.   Tuttavia la novità sta nel fatto che ci sia una legge che dichiaratamente spinge verso la de – istituzionalizzazione, e il R.A.D.A.R. viene concepito seguendo questa ottica. 

Si tratta di un progetto complesso, che prevede quattro fasi di attuazione (definite Macrofasi): Gestione e monitoraggio, Risorse di rete, Percorsi di residenzialità, Diffusione e sostenibilità. Ogni macrofase a sua volta prevede altre fasi, di diversa durata, da attuarsi durante l’intero progetto.

La prima macrofase comprende le attività legate alla gestione fattiva del progetto, e coinvolte tutti gli enti preposti. Non riguarda solo la gestione amministrativa e finanziaria del progetto, ma anche, attraverso una Cabina di pilotaggio, l’aderenza di esso agli standard normativi nazionali e internazionali. Infine si assicura un controllo costante delle attività del progetto.

La seconda macrofase coinvolge direttamente sia gli utenti (e le associazione onlus rappresentative) che gli operatori. I primi avranno diversi strumenti per controllare l’aderenza del progetto ai propri bisogni: attraverso un forum che, recita il testo del progetto, “sarà una forma autogestita di cooperazione, revisione inter pares e scambio di buone pratiche tra le medesime, al fine della realizzazione di servizi abitativi di qualità per le persone con disabilità.” Gli operatori saranno appositamente preparati ai principi del progetto R.A.D.A.R. e del “Dopo di noi”. Questi Operatori di residenzialità saranno formati da un ente preposto attraverso dei percorsi formativi della durata complessiva di 100 ore. Infine ci sarà uno spazio informativo finalizzato a promuovere i principi legislativi (e non solo) nazionali e locali legati alla micro residenzialità.

La terza macrofase include solo due attività: definizione dell’avviso pubblico e gestione dei percorsi individualizzati. Qui si entra nel cuore del progetto: dopo l’individuazione e la pubblicazione dei soggetti pubblici e privati (tramite predisposizione di apposito bando) con lo scopo di creare comunità alloggio di massimo 8 disabili, si passa alla vera e propria gestione del progetto, delegata alla stessa comunità di disabili e che durerà un intero anno.  Il monitoraggio sarà costante: nel progetto si legge che “ciascuna sperimentazione si chiuderà con un Report conclusivo, redatto secondo un format comune fornito dalla Regione Abruzzo, al fine di consentire una lettura sinottica delle attività svolte ed una comparazione dei risultati conseguiti“.

Infine l’ultima macrfofase descrive tutti i mezzi e le strategie non solo di rilevazione dei dati, ma di diffusione del progetto. Gli obiettivi sono:

  1. La promozione delle nuove tecnologie e della circolazione delle informazioni tramite la creazione del Social Network Casabook, attivato attraverso l’Osservatorio Sociale Regionale;
  2. Stimolare la partecipazione al progetto e analizzare i dati della sperimentazione, condividendone i risultati attraverso la predisposizione di convegni ad hoc;
  3. Elaborare delle linee guida del progetto.

Il monitoraggio, come detto, sarà costante e prevede una serie di strumenti elencati nella macrofase 1, quando di parla dell’audit di progetto: diario della residenzialità, questionario di soddisfazione dell’utenza, registro delle presenze al ciclo formativo, questionario di gradimento del ciclo formativo, griglie di rilevazione sugli indicatori della struttura, report periodici.

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