IDA 2: l’UVM

L’Unità Valutativa Multidisciplinare (UVM) è un gruppo di lavoro che non ha un prestabilito numero di componenti. Certo, vi sono dei membri fissi: il medico del Servizio Cure Primarie, il coordinatore infermieristico di territorio, l’infermiere di territorio per l’Azienda Provinciale Servizi Sanitari e un Assistente sociale. Tuttavia il gruppo può essere integrato anche da altri specialisti, come operatori di servizi convenzionati, o famigliari della persona sottoposta a valutazione; comunque all’incontro partecipa anche il medico di base.

Le sue aree di intervento sono diverse (non solo disabilità, ma anche salute mentale, dipendenze patologiche, tutela di anziani e minori), e il suo compito è quello di  autorizzare progetti che vengono definiti nella stessa sede o presso il Punto Unico di Accesso. 

 Diversi sono i suoi obiettivi:

  • favorire il più a lungo possibile un’idonea permanenza della persona in stato di bisogno presso il proprio domicilio;
  • promuovere il miglioramento della qualità della vita;
  • perseguire il rientro nell’ambiente di provenienza dopo l’eventuale permanenza in strutture residenziali;
  • promuovere azioni atte ad utilizzare al meglio le risorse territoriali;
  • ottimizzare la spesa socio-sanitaria.

L’UVM individua, nell’ambito delle soluzioni previste dalla programmazione regionale, la più idonea. Può anche definire l’erogazione degli assegni di cura; ma in questo caso è necessario anche il contributo del medico di medicina legale.

In ultimo, per la definizione dei progetti di Vita Indipendente, si ricordi che lo stesso disabile lavora a stretto contatto col gruppo per la definizione del proprio progetto di vita.

In quanto alla competenza territoriale, è quella del Distretto Sanitario di residenza della persona interessata.

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